Lanciamo una nuova rubrica che come dice il titolo si occuperà di tutto quello che di malato c'è nella società in cui viviamo, una società "pelosa" e senza scrupoli. Inizio prendendo spunto dall'ennesimo giovane morto dopo essere stato dimesso da un pronto soccorso per portare alla ribalta un fenomeno ke ogni anno miete decine di migliaia di vittime solamente in Italia:
LA MALASANITA'
Non voglio stare a fare un elenco dei casi perchè sarebbe una cosa impensabile ed improponibile, non sto nemmeno a denunciare l'inefficienza delle strutture sanitarie e di chi vi ci lavora...voglio solamente portare a conoscenza di chi ne sia all'oscuro e di chi invece sa bene di cosa si tratta, ma purtroppo l'ha considerato una pura formalità per poter svolgere la professione:
IL GIURAMENTO DI IPPOCRATE
"Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:
- di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento;
- di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
- di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente;
- di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
- di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione;
- di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale ed alle mie doti morali;
- di evitare, anche al di fuori dell' esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione;
- di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
- di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica;
- di prestare assistenza d' urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità a disposizione dell'Autorità competente;
- di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto;
- di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
- di astenermi dall'"accanimento" diagnostico e terapeutico."
Invito tutti a leggere con attenzione le parole scritte nel giuramento e mi rivolgo soprattutto ai tanti ragazzi che finito un percorso così intenso di studi si apprestano a svolgere la professione di medico di tenere sempre con se queste parole nella mente e soprattutto nel cuore.
2 commenti:
ma va corchiti!!!fate il movimento senza pizza ca è megghiu!
vaiii il primo commento anonimo...I Love my town!!!
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